E per te il viaggio che cos’è?

Sono le 17:00 di venerdì 3 settembre 2021 quando raggiungiamo Villa Paolina a Viareggio e questa domanda è la prima cosa su cui si soffermano i miei occhi: “E per te il viaggio che cos’è?” E’ scritta su uno dei manifesti che “vestono” la villa in cui si svolge il “Festival del Viaggio”, ed è il tema centrale di questa Wall Zine fotografica realizzata dall’Associazione Donne Fotografe. Ciascuna di loro ha dato poi la sua risposta con foto, descrizioni e citazioni. Allora ci provo anche io.
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Con Martha Saxton nell’America vittoriana

Appena terminata la lettura, volto l’ultima pagina e chiudo il libro, in un misto di emozioni contrapposte. Si tratta di Louisa May Alcott. Una biografia di gruppo, di Martha Saxton, tradotto e curato da Daniela Daniele per la casa editrice Jo March. Guardo ancora una volta l’eleganza del volume, che rispecchia quella della produzione editoriale Jo March e, in questo caso, della collana Christopher Columbus dedicata alle vite di autori che hanno segnato, con i loro romanzi, la letteratura mondiale, in quel senso di eternità che li porta, attuali, fino a noi.

Alle prime battute, devo ammetterlo, c’è stato qualcosa nel tono dell’autrice che non mi faceva sentire a mio agio. A quel punto la curiosità ha preso il sopravvento e non sono riuscita a smettere di leggere, finchè, voltata l’ultima pagina, ho constatato come, la Saxton avesse ottenuto esattamente quello che l’editore Loring chiedeva a Louisa per Mutevoli umori: “un racconto capace di tenere vivo l’interesse del lettore fino alla fine”.

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Per tutte le Piccole Donne del mondo. Il film di Greta Gerwig.

 

…un pennellino delicatamente asporta l’eccesso di lamina d’oro su una copertina rossa, in pelle, rivelando due parole stampate all’interno di una cornicetta tonda: Little Women. Inizio dal fondo, ma è il momento più emozionante per uno scrittore: quando l’editore gli consegna il frutto del suo duro lavoro, e può accarezzarne il profilo, sentirne l’odore, stringerlo tra le proprie mani, come un figlio appena nato. Possiamo solo immaginare quanto questo abbia avuto significato nella vita della sua autrice.

Era il 1868 quando Louisa May Alcott pubblicò il suo primo successo, il suo primo uovo d’oro, come lo definì lei stessa. Il primo gennaio del 1869 veniva completato da Good Wives, per noi Piccole donne crescono, riuniti in un unico volume solo nel 1880. A 150 anni da quel gennaio Greta Gerwig, giovane regista statunitense, ci regala un remake che è a dir poco meraviglioso.
Meraviglioso per la scenografia, sempre così pertinente, ricca di dettagli, fedele all’epoca. Lo è per la fotografia, i colori, i costumi, le acconciature, i mezzi di trasporto, gli interni e gli esterni. Lo è per fedeltà al testo della Alcott.  Lo è per quella serie di dettagli che la regista ripone in Jo e che trasmettono momenti, vissuti, preoccupazioni e rivincite che furono della sua stessa creatrice.

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The Boots Book-Lovers’ Library: quando in Inghilterra i libri si prendevano in farmacia.

Se a fine Settecento possedere dei libri era ancora quasi un lusso che in pochi potevano permettersi, nel secolo successivo i progressi della stampa riuscirono ad abbattere i costi, ma la diffusione restava ancora non accessibile a tutti. Le biblioteche aperte al pubblico soffrivano spesso di limitazioni nell’orario e non possedevano che cataloghi prevalentemente antichi, poco aperti al moderno.

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Leggere fa bene alla salute! Indicazioni e posologia presso la Piccola Farmacia Letteraria.

La lettura ha di per sé qualcosa di magico!

Come il paesaggio appare allo sguardo di ciascun osservatore sotto una luce diversa, così un libro può raccontare infinite storie. Dipende dal lettore. Dipende da come esso si pone. Dipende da chi è. Dipende dal suo bagaglio culturale e dal suo vissuto. Dipende dal suo stato d’animo.

Animo… ovvero, secondo la definizione Treccani: l’anima dell’uomo, in quanto sede e principio delle facoltà intellettive, degli affetti, della volontà.

Se l’occhio, per dirla con Goethe, è quell’organo speciale con cui si osserva il mondo, è anche il mezzo per raggiungere quei fogli imbevuti d’inchiostro, colmi di lettere che si affiancano come soldati in riga, ordinate, tondeggianti e perfette. E da quell’assemblarsi di lettere e parole vengono evocate immagini che qualcuno ha catturato per noi: attimi, vite, personaggi, luoghi …il tutto fermato su carta e tenuto insieme da una copertina più o meno accattivante, dal titolo attraente. Il nostro intelletto interpreta, e fa scaturire nel nostro animo emozioni. Continue Reading